mercoledì 13 novembre 2013

C'ERA UNA VOLTA

ANDIAM ANDIAM ANDIAM A LAVORAR ...........
della Creative Commons Community degli OSTinati









Ai destinatari in indirizzo

Come già abbiamo avuto modo di dire, l’analisi delle problematiche della nostra città è stata indirizzata da subito alla individuazione degli argomenti di maggior rilevanza, principalmente economico e ambientale.
Una sorta di mini piano strategico di sviluppo con il quale cominciare a fare qualcosa.

La logica è, per noi, quella di dedicare tutti gli sforzi e le risorse disponibili a pochi ma “strategici” interventi in modo da evitare di essere dispersivi. Interventi che per la loro rilevanza e ampiezza possono ragionevolmente avere dei ritorni economici e occupazionali importanti.

Dai documenti sappiamo che il Comune spende oltre 3 milioni di euro ogni anno per le forniture di energia elettrica, gas e gasolio.

Ragionando sulle possibili alternative, ci siamo “ricordati” che Savona è la provincia più boscosa d’Italia e solamente nel territorio comunale della Valle del Santuario ci sono circa 4000 ettari di bosco. Sicuramente un bosco non facilmente lavorabile e molto degradato ma che comunque vista l’estensione potrebbe risultare di interessante utilizzo.

A seguito di una breve ricerca, abbiamo scoperto che all’ Università di Savona svolge il suo lavoro, assieme ai suoi collaboratori, il professor Pittaluga.
Da anni si occupano di riforestazione e generazione di gas combustibile (syngas) dal legno attraverso un processo chiamato pirogassificazione .

Assieme a loro e grazie alla disponibilità delle Opere Sociali (proprietaria di centinaia di ettari di bosco nella Valle del Santuario), dopo vari sopralluoghi, abbiamo predisposto un progetto di massima che prevede l’uso del legname per la generazione di energia.

Questa proposta comprende quindi la creazione di posti di lavoro per la gestione dei boschi, per i quali sono stati già approntati dei specifici progetti di formazione.

Da tenere presente che tutto ciò sarebbe anche utile ai fini della manutenzione del territorio e della prevenzione dalle calamità che, come la storia recente insegna, da queste parti sono frequenti e provocano danni e costi enormi.

Si potrebbe altresì creare una filiera del legno indirizzata alla produzione di prodotti base tipo pali, scandole, ed altri oggetti da usare per le manutenzioni che il Comune stesso deve effettuare.

In ultima analisi va evidenziato che un territorio più curato e ben gestito può essere meglio sfruttato turisticamente e per il tempo libero.

E’ quindi evidente che mettere in moto un tale meccanismo, nel quale devono essere assolutamente coinvolti sinergicamente tutti gli enti preposti, potrebbe ragionevolmente produrre degli interessanti benefici economici, ambientali, sociali e produttivi.

Cominciamo quindi oggi a pubblicare la  prima parte del progetto. Ovviamente, come sempre diciamo, qualunque contributo è assolutamente ben accetto.

La Creative Commons Community degli OSTinati




UHM ! MA COS'E' STO PATTO DEI 6 .... ?

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2013 OSTINATI

2 commenti:

  1. Mi sembra davvero un'ottima idea. Forse ci soni anche incentivi statali per il risparmio energetico derivante da fonti rinnovabili... li avete considerati?

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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